Questo monologo teatrale è stato realizzato e in occasione dell’apertura della mostra immersiva, dedicata dal fArti Museum-Digital Experience di Domodossola, allo straordinario genio di Vincent van Gogh. Il testo scritto dal curatore della mostra Carlo Teruzzi, prende spunto dal carteggio che Vincent avuto con il fratello Theo, e l’incipit così recita: “Il nostro racconto prende avvio da una “lettera immaginaria” che ci piace pensare il fratello Theo abbia scritto a ciascuno di noi. Parole cariche di colori e di luce, parole capaci di squarciare i nostri cuori e di penetrarci nelle fibre, così come solo Vincent sa fare. Il progetto artistico si è avvalso della preziosa collaborazione di Massimo Spinolo che, Con la sua intensa interpretazione, ha dato voce al racconto del fratello Theo, e del noto jazzista Roberto Olzer che con i suoi frammenti musicali, è riuscito ad evocare quegli stati d’animo e quelle situazioni, che hanno animato Vincent durante la sua intera esistenza. La sapiente regia di Manolo Teruzzi, ha guidato le riprese effettuate presso l’la sala della fondazione Diignitatis Personae, Situata nella villa ottocentesca del Buon Pastore a Domodossola. Le scene del monologo, sono poi divenute parte integrante del percorso digitale che a partire dal mese di novembre 2022, vede i ragazzi dei licei del Rosmini International campus, accompagnare giovani ed adulti nell’affascinante avventura del percorso artistico compiuto da Vincent van Gogh. L’iniziativa è stata realizzata grazie ad un contributo erogato dalla fondazione Cariplo
Ecco a voi il monologo